La giornata più lunga dell'anno è appena finita e io me ne sto seduta fuori casa ad ascoltare i rumori della Natura e a pensare a questa giornata, che nel frenetico muoversi moderno sembra come tutte le altre, invece segna un cambio...Mi fa venire in mente le onde, quelle sonore, quelle elettromagnetiche, la luce, si perché la luce, la radiazione si può descrivere come un'onda e contemporaneamente un corpuscolo. Le onde hanno creste, massimi e minimi e in questo momento siamo in un massimo.. di ore di luce, ma il paragone con la luce stessa non è difficile da fare. Mi meraviglia sempre come abbiano potuto stabilire con precisione il giorno più lungo e quello più corto. Va bene il periodo ma in questo momento, tra un giorno e l'altro la differenza è di pochi minuti Mi chiedo quanta osservazione abbia richiesto da parte delle popolazioni che celebravano questo evento notare il momentaneo interrompersi di questa crescita e la sua inversione. Il lavoro di questi giorni mi assorbe e anche se mi piace ricordare e in un certo senso celebrare questo passaggio, riesco a farlo solo la sera. Lo celebro perché per me i cicli della Terra sono importanti, ed è importante saperli riconoscere per avere una migliore conoscenza e connessione con la Terra stessa.
Con una tazza di infuso di iperico ascolto i grilli, una raganella in lontananza e ammiro la danza delle lucciole.
Curiosamente l'iperico o erba di San Giovanni, che è la pianta per eccellenza di questo periodo, è usata in forma di olio per curare le scottature del sole. L'infuso ha delle blande proprietà antidepressive, direi che rende l'umore più solare...
Detto questo vi auguro un Buon Solstizio.
Un abbraccio
Agrifoglio
P. S. Ah! Un' avvertenza alle ragazze che prendono la pillola di non assumere iperico perché nè annulla gli effetti...