venerdì 15 novembre 2019

Il fuoco della Brina

In questi giorni finalmente le temperature sono scese e sono comparse le prime brinate, questo significa che presto cadranno tutte le foglie degli alberi. Siamo in ritardo, lo vedo, lo sento nell'aria, ma finalmente è arrivato il fuoco della brina, la brina che è vero brucia, ma è anche necessaria, perché la natura compia il suo corso.


Anche il suo etimo parla di fuoco, ma anche del momento in cui arriva, ovvero la mattina presto..e così  mi ritrovo a passeggiare per i campi prima che arrivi il sole, e la brina si trasformi in rugiada, per respirare il fresco purificatore di questi giorni e ammirare le foglie che presto se ne andranno.


Frost è come si definisce in inglese, il gelo e la brina, con i suoi fiori di ghiaccio, e mi fa venire in mente due cose...la runa del ghiaccio Isa, con la sua immobilità...un'immobilità che porta all'introspezione, alla meditazione, a ricercare il proprio centro...e un bellissimo cartone "le 5 Leggende" in cui proprio Jack Frost, lo spirito del gelo, deve trovare il proprio Centro...le lezioni e le connessioni per me arrivano dalle fonti più disparate e nessuna è meno di altre. E allora anch'io mi immobilizzo,  rifletto, medito per trovare il mio Centro, da portare nel Mondo, con il disgelo. E voi cosa ne pensate? Qual'è il vostro Centro?


Un abbraccio
Agrifoglio

2 commenti:

  1. Sai, io sono anni che non vedo la brina, da quando sto in questa metropoli.In Toscanala vedevo tutte le mattine. È un incanto! E la Terra ha bisogno di riposare in questo momento. Sono d'accordo, la parola di questo momento è introspezione.

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    1. Ciao Niv, eh si, poi anche noi abbiamo bisogno di riposo, anche se sembriamo essercelo scordato. Un abbraccio

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