martedì 29 ottobre 2024

Nel Bosco

 Oggi avevo un'oretta di tempo e desideravo raggiungere un posto di cui ho visto solo una foto, ma mi ha fatto sentire un senso di libertà assoluto. Speravo fosse possibile arrivarci abbastanza vicino con la macchina, dato il mio tempo limitato. La strada è uno sterrato che con una discreta pazienza si riesce a percorrere con una macchina non troppo bassa...ma io ho poca pazienza e ad un certo punto l'ho lasciata in uno spiazzo e ho proseguito a piedi...meglio decisamente meglio, perché mi sono potuta godere il silenzio a volte totale, a volte intervallato da un ruscello o dal canto di qualche uccellino.



Il tempo era poco e lo sapevo dalla partenza, ma a volte sono impaziente di raggiungere un luogo..perché sento che ci starò bene, perché anche se non mi ricaricherà, mi permetterà di stare nel vuoto, nella mancanza, senza che io debba tornare rinfrancata. Il bosco è un compagno più o meno silenzioso, ma che si fa sentire. La sua presenza è tangibile e la sua bellezza a volte terribile, cupa a volte luminosa e consolatoria...ma le strade del bosco sono difficili da abbandonare in certi momenti vorresti solo restare e proseguire, ma oggi non è stato possibile...spero di raggiungere il posto un'altra volta, prima che arrivi la neve... intanto qualcosa me lo sono portato a casa..un piccolo ricordo, un piccolo promemoria che nel bosco ci si va con del tempo a disposizione, che stare nel presente richiede di lasciare la fretta e a volte anche qualche impegno a casa..





E voi che rapporto avete con il bosco?

Un abbraccio 

Agrifoglio

domenica 22 settembre 2024

Togliere la polvere


 Come si ricomincia, come si rientra in un luogo che ogni tanto mi ha visto affacciarmi, pensare di scrivere qualcosa e poi rinunciare,dicendomi che non avevo poi molto da dire? In un luogo del cuore in cui non entri da un po' inizi con aprire le finestre, vedere che dentro non è cambiato nulla, mentre fuori il mondo ha continuato a scorrere, ciclico, in alcune cose simile, in altre diverso, si toglie la polvere dalle cose, si inizia a far ordine e quando si è a buon punto ma un po' stanchi, ci si siede fuori dalla porta, o ci si sporge fuori da una finestra a guardare il panorama familiare, magari con in mano una tazza di the che hai trovato inaspettatamente in un mobile o ti sei portato dietro, insieme a quanto ti può servire per rimanere. Si sono avvicendate le stagioni, sempre le stesse, sempre diverse, ma io sono sempre stata immersa nella terra con le mani e con la testa in mille pensieri, in mille idee. Spero non sia un post solitario, ma un appuntamento. E voi cosa fate quando tornate in un luogo così? Se passate di qua raccontateci la somma dei vostri giorni se vi va... 

Un abbraccio 

Agrifoglio 

domenica 3 luglio 2022

Rimedi: Dopo una Grandinata


A volte passa del tempo prima che io mi decida a scrivere qualcosa sul blog. Magari succedono molte cose, ma mi sembra che in fondo sia stato tutto detto. Quest'anno lo dico, non è un anno facile, in primavera era freddo di notte e ho dovuto attendere per piantare molte cose, poi é arrivato il caldo. L'acqua arrivava a scatti, ma arrivava. Poi é arrivata la grandine e con lei tutta una serie di dilemmi. Sarei riuscita a salvare quegli steli rimasti, quelle piante ferite? Non so se è stato il lavoro fatto o é solo merito della natura ma dopo il trattamento di propoli e caolino e la sarchiatura del terreno le piante sono partite. Sicuramente sono stata fortunata, la grandine è venuta mista all'acqua, si è sciolta subito e quindi non ci sono stati i danni del freddo. Poi c'è stato caldo e il terreno un po' di acqua lo aveva preso. Insomma penso che ogni cosa abbia contribuito a far sì che il tutto ripartisce. Vi dò alcune specifiche. Il caolino è utilizzato per minimizzare i danni del caldo, per evitare di bruciare alcune coltivazioni, come il pomodoro. Si tratta di un'argilla bianca impalpabile che viene impiegata sulle orticole e sull'olivo. Su quest'ultimo  impedisce alla mosca dell'olivo di pungere il frutto e quindi di rovinare il frutto. Sulle orticole stimola anche la fotosintesi e in effetti i miei ortaggi hanno fatto molte foglie nuove. La propoli agricola non quella idroalcolica che si usa contro il mal di gola ma quella idroglicerica si usa come antifungino quando sulle colture, ormai in fiore o che hanno già allegato frutti, non si può dare il rame perché c'è rischio di assorbimento da parte dei frutti. Infine la sarchiatura, una lavorazione del terreno che permette di rimuovere la crosta creata dalla grandine battente, come dall'acqua, andando a formare delle cunette che coprano le radici stesse muovendo il terreno intorno alle radici con l'aiuto della zappa o di altri mezzi meccanici. Rimuovere questo strato da aria al terreno, toglie compattezza al primo strato superficiale e quindi permette alla pianta di prendere più acqua e nutrimento, in caso il compattamento fosse eccessivo e non si praticasse la sarchiatura le piante diverrebbe asfittiche, non crescere berlo o addirittura morirebbero.  Comunque sia la mia testardaggine che la Natura sembrano aver collaborato e oggi ho trovato il primo pomodoro in esterno.
 Sul pomodoro si vede il trattamento con il caolino e i danni della grandine

Vedremo come va la stagione. Incrociate le dita per me
A presto
Un abbraccio
Agrifoglio

venerdì 22 aprile 2022

La giornata Mondiale della Terra


Oggi è la Giornata Mondiale della Terra, e credo che mai come ora sia importante sottolineare che per quanto alcuni vorrebbero colonizzare altri pianeti, allo stato attuale, non c'è un pianeta B e mi auguro che non ci sarà prima di aver sistemato la situazione qui, perchè andare in cerca di altro è come far andare in malora casa propria e credere di far diversamente altrove. Sono critica lo so, ma con tutte le risorse che si potrebbero impiegare per impattare il meno possibile, pensare allo spazio, se non come modo di sperimentare cose che potranno essere utili alla Terra, mi sembra assurdo. Si parla di riduzione dei gas serra ma oltre alle automobili, tutto ciò che per funzionare genera combustione, produce anidride carbonica.
Ho pensato molto a diverse cose, non sempre produciamo anidride carbonica, ma anche calore che peggiora la situazione. E' come se scaldassimo una serra chiusa sotto il sole. E poi ci meravigliamo dell'aridità, dell'aumento delle temperature, dei fenomeni estremi che richiedono appunto molta energia, e calore. Ricordo quando sono rimasta male nel sapere che una mail consuma l'equivalente di una lampadina accesa per un anno e i server per funzionare devono essere raffreddati. Tutto ciò che raffredda, come frigoriferi e condizionatori, è sottoposto a un ciclo il cui risultato finale è buttare fuori calore ( Dalle Leggi della Termodinamica non si sfugge). Ci avevate mai pensato? In estate raffreddiamo le nostre case  continuando a riscaldare l'ambiente circostante. 
Questo, sommato alle emissioni che quotidianamente ognuno di noi produce, attraverso innumerevoli gesti, dall'uso della macchina, a ciò che consumiamo, incrementa questi gas. L'azione di ognuno conta e se aspettiamo l'azione dei governi e dei grandi imprenditori non so se otterremo realmente qualcosa. Siamo noi che consumiamo e determiniamo certi comportamenti e se non cambiamo, miglioriamo come singoli, non possiamo aspettarci che lo facciano altri per noi .
Non sto parlando di tornare al Medioevo ma di trovare soluzioni. Ci siamo resi conto durante il lockdown che la diminuzione dei voli aerei, delle macchine in circolazione ha avuto un impatto positivo sulle emissioni, e ve lo devo dire, i tanto bistrattati allevamenti hanno continuato a funzionare, come tutto il comparto agricolo, dimostrando che forse non siamo la causa principale dell'inquinamento. Non sto dicendo che non si deve arrivare ad eliminare gli allevamenti intensivi, dove gli animali sono rinchiusi in pochi metri quadri o che anche loro non  abbiano un impatto sul clima, ma non il principale, come sento dire costantemente, da quando sono in agricoltura e badate bene, io coltivo ortaggi secondo il metodo biologico, quindi, quello che secondo le direttive sarebbe auspicabile aumentare, ma non demonizzo i piccoli allevamenti locali. 
Dovremmo ridurre l'impatto e invece, sapete, non comprando locale, aumentiamo i trasporti. Le tanto comode piattaforme di vendita producono un grave impatto, sommato al nostro di tutti i giorni, grazie ai numerosi corrieri. Non dico di non utilizzarle, ma di farlo con criterio.
Arrivare a ridurre ha un costo, delle conseguenze, una necessità di ripensare al modo in cui viviamo, non ci sono ricette semplici.
In questi anni dovevamo ridurre la plastica e ci ritroviamo ormai isole di mascherine. Meno emissioni in generale e sono aumentati i conflitti bellici: più aerei, movimento di mezzi, detonazioni, crollo di case e edifici che producono polveri sottili, che non aumenteranno l'effetto serra ma portano malattie, come se la morte della guerra non fosse abbastanza.
So che il mio post è duro, ma aspettiamo che altri ci dicano cosa fare, quando le cose dovrebbero essere una responsabilità nostra: usiamo mezzi più ecologici, compriamo locale, informiamoci sulle politiche delle aziende da cui compriamo e pretendiamo che siano sostenibili. Dovremmo spingere a fare delle piccole centrali più delocalizzate che utilizzino fonti rinnovabili e permettano quindi meno costi di trasporto dell'energia, aumentare le aree verdi, diminuire l'uso di tutto quello che non è riciclato o riciclabile, riutilizzare, aggiustare, riciclare il più possibile e forse riusciremo a cambiare, un passo alla volta, le cose.
A presto
Agrifoglio
Credit. La locandina è di Valentina Scuteri di Ozio Creativo 
P.s. Io sono la prima che deve migliorare in queste cose.

martedì 19 aprile 2022

Natura Ciclica: I lavori di Inizio Primavera


Siamo quasi a Maggio, ma in questi mesi cosa si fa nei campi dell'Appennino? Cosa mi aspetta nelle prossime settimane? Cosa ho fatto nei mesi precedenti con un po' di aiuto? Vi lascio un audio in cui ne parlo...ero in campo quindi sentirete il vento di questa giornata...e un aggiunta prima di sfalciare le piante le faccio sfiorire e qualcuna va anche a seme



A presto
Un abbraccio 
Agrifoglio