venerdì 4 luglio 2025

Di Nuvole e Giudizio


E' un po' di tempo che mi imbatto nel concetto di non giudicare... Un concetto apparentemente inclusivo compassionevole, che in fondo non lo è così tanto come pensiamo o meglio lo sarebbe se applicato con criterio da chi lo professa come un dogma.
Partendo dal presupposto che siamo esseri senzienti, con una mente, che tutto il tempo analizza e giudica, questa cosa è estremamente complicata. Dicono che non siamo la nostra mente, io credo che invece siamo ANCHE la nostra mente, proprio per il fatto di avere un corpo, quello che proviamo sia sempre lì di sottofondo, anche se riusciamo ad osservarlo con una certa pace interna. Osservare il processo del pensiero, ci può calmare, può aiutarci a dominare in parte la mente, può aiutarci a fare quello che il vero non giudizio secondo me dovrebbe implicare, io ho un pensiero, un giudizio, ma lo sospendo temporaneamente per compassione (compassione significa con lo stesso sentimento) per capire meglio chi ho davanti, per aiutare.
E qui veniamo a un altro punto del non giudizio, se giudichi, chi teoricamente pratica il non giudizio ti giudica a sua volta poco evoluto, poco compassionevole, ti colpevolizza per non essere abbastanza. Ci trovate niente che stona? Esatto, la mancanza di non giudizio, l'empatia e la compassione per l'altro. 
Qualcuno lo chiama bypass spirituale e lo applica in altri contesti, ma funziona bene, anzi benissimo anche in questo. E' il detto della trave e della pagliuzza, qualcuno se lo ricorda?
Insieme al non giudizio, per i molti che lo applicano, c'è il dovere  dell'ascolto passivo da parte dell'altro. Se si ha un problema, l'altro deve essere lì, solo con la sua presenza a incamerare il  dolore  cedendo energia perchè guai a dare un consiglio non richiesto, perchè quello che conta è solo il giudizio che uno ha di sè. Egoriferito, se trattato così. Se uno viene da me con un problema è ridicolo dirmi che non vuole una soluzione, se è disperato,se non sa cosa fare, non sono io che lo voglio risolvere o aggiustare, è lui in primis a volerlo, se no, se uno vuole solo vicinanza vi dirà che ha bisogno di compagnia e non ha voglia di parlarne. Legittimo e  implica uno cambio paritetico, un sostegno emotivo di sola presenza, che lo ritengo ottimo, se uno non ha bisogno di soluzioni in quel momento.
Io mi ritrovo a ricevere risposte preconfezionate, a questi dubbi, che mi parlano di non voler essere messi in discussione. Io credo che ci sia anche questo, nel venire al mondo, nell'essere qui, in qualche modo abbiamo deciso di imparare e di metterci in discussione, di fare esperienza del mondo come dicono alcune filosofie e religioni che seguono proprio queste teorie.
Si crede che il caso non esista, che l'universo mandi messaggi, ma secondo molti non giudicanti quelli attraverso gli altri, venuti sotto forma di giudizio, consiglio, non contano, non vanno bene, non devono essere dati senza richiesta. Ma l'universo non credo che funzioni così. I messaggi arrivano da ovunque siamo in grado di averli. Oh, ovviamente non tutto è un messaggio, ci mancherebbe.
L'altro, secondo questo modo di ragionare, va bene solo se è lì per dare energia e non per fare da specchio e dire cose sia piacevoli che spiacevoli. La comunicazione in questo caso, secondo me, diventa unilaterale, si prende tempo ed energia e non costruisce niente.Sono andata da qualcuno a parlare dei miei problemi, l'altro deve essere libero di parlare. Sta a me, decidere se applicare o non applicare il consiglio, accettare quello che lo specchio di un altro mi dice,  in questo senso siamo noi con il nostro giudizio a essere padroni di noi stessi. Ascoltare, anche il cosiddetto sciocco del villaggio, il candido, potrebbe rivelarsi molto utile. Ognuno di noi ha messaggi, esperienze utili agli altri, che arrivano quando devono, non quando vogliamo noi. L'altro non è un nastro, un dvd, un motore di ricerca che deve andare quando vogliamo noi, premendo invio.
E' ovvio che nel fare tutto questo ci voglia discernimento, compassione ed empatia, ma nemmeno l'Universo a volte è carino con noi..Quante volte ci ha preso a calci? Fatto scherzi, inviato cose spiacevoli? E l'altro non è altro che parte dello stesso Universo e chiedendogli certe cose lo sminuiamo nel suo essere pari, uguale a noi. La vera non-dualità e il vero non-giudizio spesso implicano accettare la realtà così com'è, compreso il giudizio altrui, o no?
In questo senso si costruisce un senso di comunità, e un individuo equilibrato che giudica con l'ausilio della compassione, dell'empatia.
Cosa centravano le nuvole? Forse perchè ci vediamo quello che siamo, quello che vogliamo e forse queste mie idee saranno giudicate, ironia della questione, inadatte, sbagliate ma io sono sicura di averci riflettuto a lungo, tenendo conto anche dei vari possibili bias cognitivi...come si dice in gergo.
Voi cosa ne pensate? Ovvio che non sto parlando di manipolatori, o gente senza empatia.
Un abbraccio 
Agrifoglio

domenica 1 dicembre 2024

Spirito del Natale



Arrivo a Dicembre e da qualche anno sento che lo Spirito del Natale che amo tanto si fa via via una voce più flebile, ma non solo per me è allora cosa fare? Quest'anno ho deciso di realizzare un podcast in forma di calendario dell'avvento. Leggerò fiabe sull'inverno, sul dono, sugli alberi di natale, sulle figure che rappresentano la neve...fiabe dei Grimm, di Hans Christian Andersen, popolari di diverse nazioni, originali o rinarrate. 

Link a Spirito del Natale

Questo podcast poi sosterrà almeno due iniziative benefiche una favore di Mediterranea che è portata avanti da Barbara Cassioli

https://www.produzionidalbasso.com/project/sogno-dunque-sono-un-viaggio-a-sostegno-di-mediterranea-saving-humans/

e una a favore di una famiglia bisognosa che si trova a Gaza portata avanti da Lavinia Costantino e Sabrina Ferrerò (Burabacio).

https://www.gofundme.com/f/emergency-support-mahmoud-eman-family-to-leave-gaza

Lascio anche qui i link per chi fosse interessato a fare una donazione. Volevo fare qualcosa di concreto per qualcuno e volevo che fosse una cosa condivisa...

Spero che ascolterete il podcast e che porti un po' di Spirito del Natale in chi lo farà. 

Un abbraccio

Agrifoglio

martedì 29 ottobre 2024

Nel Bosco

 Oggi avevo un'oretta di tempo e desideravo raggiungere un posto di cui ho visto solo una foto, ma mi ha fatto sentire un senso di libertà assoluto. Speravo fosse possibile arrivarci abbastanza vicino con la macchina, dato il mio tempo limitato. La strada è uno sterrato che con una discreta pazienza si riesce a percorrere con una macchina non troppo bassa...ma io ho poca pazienza e ad un certo punto l'ho lasciata in uno spiazzo e ho proseguito a piedi...meglio decisamente meglio, perché mi sono potuta godere il silenzio a volte totale, a volte intervallato da un ruscello o dal canto di qualche uccellino.



Il tempo era poco e lo sapevo dalla partenza, ma a volte sono impaziente di raggiungere un luogo..perché sento che ci starò bene, perché anche se non mi ricaricherà, mi permetterà di stare nel vuoto, nella mancanza, senza che io debba tornare rinfrancata. Il bosco è un compagno più o meno silenzioso, ma che si fa sentire. La sua presenza è tangibile e la sua bellezza a volte terribile, cupa a volte luminosa e consolatoria...ma le strade del bosco sono difficili da abbandonare in certi momenti vorresti solo restare e proseguire, ma oggi non è stato possibile...spero di raggiungere il posto un'altra volta, prima che arrivi la neve... intanto qualcosa me lo sono portato a casa..un piccolo ricordo, un piccolo promemoria che nel bosco ci si va con del tempo a disposizione, che stare nel presente richiede di lasciare la fretta e a volte anche qualche impegno a casa..





E voi che rapporto avete con il bosco?

Un abbraccio 

Agrifoglio

domenica 22 settembre 2024

Togliere la polvere


 Come si ricomincia, come si rientra in un luogo che ogni tanto mi ha visto affacciarmi, pensare di scrivere qualcosa e poi rinunciare,dicendomi che non avevo poi molto da dire? In un luogo del cuore in cui non entri da un po' inizi con aprire le finestre, vedere che dentro non è cambiato nulla, mentre fuori il mondo ha continuato a scorrere, ciclico, in alcune cose simile, in altre diverso, si toglie la polvere dalle cose, si inizia a far ordine e quando si è a buon punto ma un po' stanchi, ci si siede fuori dalla porta, o ci si sporge fuori da una finestra a guardare il panorama familiare, magari con in mano una tazza di the che hai trovato inaspettatamente in un mobile o ti sei portato dietro, insieme a quanto ti può servire per rimanere. Si sono avvicendate le stagioni, sempre le stesse, sempre diverse, ma io sono sempre stata immersa nella terra con le mani e con la testa in mille pensieri, in mille idee. Spero non sia un post solitario, ma un appuntamento. E voi cosa fate quando tornate in un luogo così? Se passate di qua raccontateci la somma dei vostri giorni se vi va... 

Un abbraccio 

Agrifoglio 

domenica 3 luglio 2022

Rimedi: Dopo una Grandinata


A volte passa del tempo prima che io mi decida a scrivere qualcosa sul blog. Magari succedono molte cose, ma mi sembra che in fondo sia stato tutto detto. Quest'anno lo dico, non è un anno facile, in primavera era freddo di notte e ho dovuto attendere per piantare molte cose, poi é arrivato il caldo. L'acqua arrivava a scatti, ma arrivava. Poi é arrivata la grandine e con lei tutta una serie di dilemmi. Sarei riuscita a salvare quegli steli rimasti, quelle piante ferite? Non so se è stato il lavoro fatto o é solo merito della natura ma dopo il trattamento di propoli e caolino e la sarchiatura del terreno le piante sono partite. Sicuramente sono stata fortunata, la grandine è venuta mista all'acqua, si è sciolta subito e quindi non ci sono stati i danni del freddo. Poi c'è stato caldo e il terreno un po' di acqua lo aveva preso. Insomma penso che ogni cosa abbia contribuito a far sì che il tutto ripartisce. Vi dò alcune specifiche. Il caolino è utilizzato per minimizzare i danni del caldo, per evitare di bruciare alcune coltivazioni, come il pomodoro. Si tratta di un'argilla bianca impalpabile che viene impiegata sulle orticole e sull'olivo. Su quest'ultimo  impedisce alla mosca dell'olivo di pungere il frutto e quindi di rovinare il frutto. Sulle orticole stimola anche la fotosintesi e in effetti i miei ortaggi hanno fatto molte foglie nuove. La propoli agricola non quella idroalcolica che si usa contro il mal di gola ma quella idroglicerica si usa come antifungino quando sulle colture, ormai in fiore o che hanno già allegato frutti, non si può dare il rame perché c'è rischio di assorbimento da parte dei frutti. Infine la sarchiatura, una lavorazione del terreno che permette di rimuovere la crosta creata dalla grandine battente, come dall'acqua, andando a formare delle cunette che coprano le radici stesse muovendo il terreno intorno alle radici con l'aiuto della zappa o di altri mezzi meccanici. Rimuovere questo strato da aria al terreno, toglie compattezza al primo strato superficiale e quindi permette alla pianta di prendere più acqua e nutrimento, in caso il compattamento fosse eccessivo e non si praticasse la sarchiatura le piante diverrebbe asfittiche, non crescere berlo o addirittura morirebbero.  Comunque sia la mia testardaggine che la Natura sembrano aver collaborato e oggi ho trovato il primo pomodoro in esterno.
 Sul pomodoro si vede il trattamento con il caolino e i danni della grandine

Vedremo come va la stagione. Incrociate le dita per me
A presto
Un abbraccio
Agrifoglio