Si pensa che l'agricoltura vada incontro a un riposo invernale come per la Terra, questo peró dipende dall'area Geografica di appartenenza ma anche dal tipo di lavoro che si fa. Nel mio caso, in Appennino c'è chi chiude l'azienda da dicembre a marzo perché i raccolti sono estremamente limitati, come raccontavo, e se per qualche tempo ci si può dedicare ad altro.. Io leggo, ricamo, faccio la maglia, guardo serie tv e film in lingua inglese e poi imparo qualcosa di nuovo... Ma questo tempo è limitato dal dover organizzare l'annata agraria che verrà... Si devono controllare le scorte, fare gli ordini per quello che servirà, fare programmi e schemi di coltivazione, che nel mio caso devono essere comunicati all'organismo di controllo, avendo una certificazione. Bisognerebbe e lo dico al condizionale, perché finora ho sempre avuto timore di fare qualcosa di sbagliato.. Pulire tutti i filtri dei mezzi agricoli, pulire i mezzi stessi e controllare tutte le regolazioni del caso. Le zappe andrebbero riaffilate e i manici controllati, cambiati se necessario e unti con olio di lino...altra mancanza... Poi si passa alla manutenzione di pali e paletti e ai trattamenti antifungini agli alberi da frutto, prima che comincino a fiorire, i quali finora venivano fatti con la cosiddetta poltiglia bordolese (un mix di solfato di rame e idrossido di calcio), ma a causa della tossicità del rame per gli organismi acquatici e la possibilità di contaminare le falde freatiche, le dosi utilizzabili sono state abbassate e forse lo saranno ancora in futuro e in ambito biologico c'è solo la propoli che può aiutare ma non si può sostituire del tutto al rame stesso. In aggiunta se gli alberi non sono stati potati in autunno si provvederà a farlo quando le temperature lo permetteranno e prima che le linfe ricomincino a muoversi, segnando l'inizio della stagione primaverile. Se uno ha un po' di vigna, anche questa andrà potata, sempre in un periodo non troppo freddo o gelerà o troppo caldo perché la linfa che avrà iniziato a scorrere e produrrà il cosiddetto pianto della vite, che sancisce la fine del periodo di potatura. Insomma il periodo di riposo è più breve di quello che si crede e sta diventando sempre più breve a causa della mancanza di vere stagioni invernali. Spero di avervi raccontato cose che ancora non sapevate dell'agricoltura nella stagione invernale... E non vi ho detto tutto...perché c'è molto altro da fare e da preparare
Un abbraccio e a presto
Agrifoglio